Fatti e libri, rubrica di Bruno Elpis
Convegno a Maratea, 27-28 novembre, “2015-1975: Pasolini classico contemporaneo”
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- Categoria: Fatti e Libri
- Scritto da Bruno Elpis
Nell'estate del '59 (l’anno in cui viene pubblicata “Una vita violenta”, quattro anni dopo il successo del ’55 di “Ragazzi di vita” ), incaricato da un settimanale e accompagnato dal fotografo Paolo Di Paolo, Pier Paolo Pasolini attraversa l’Italia in un viaggio da Ventimiglia a Trieste, a bordo di una Fiat Millecento. Ne nasce il reportage intitolato “La lunga strada di sabbia”. Uno scritto nel quale il giornalista lascia spesso affiorare il suo profilo di scrittore e la sua anima di poeta: «Non è mica una chiacchiera che qui profumano zagare e limoni, liquerizia e papiri. Lascio andare Taormina, che è indubbiamente una cosa d'una bellezza suprema (ma dove, come a Positano e a Maratea, io non mi sono trovato bene): posso però affermare che il viaggio da Messina a Siracusa può fare impazzire».
E proprio in questo tratto meridionale dell’itinerario si colloca la tappa di Maratea:
“Maratea, Maratea, nome magico, che mette sospetto, in ansia, come tutte le cose di moda, a cui non si vuole arrivare secondi e d’altra parte non si vorrebbe arrivare affatto.Si parla di Maratea in tono ironico-solenne, come dell’ultima, grande, misteriosa scoperta degli industriali milanesi.
In realtà, passata Sapri, con la sua umile spiaggetta per borghesi indegni, e imboccata la pensiola calabra, ho pensato: «Però, questi industriali milanesi.»
La costa infatti non ha niente di ciò che si considera convenzionalmente bello, neanche sulle orme del Boccaccio: semplicemente, la costa è tremenda. Mai vista tanta perfezione: un enorme scoscendimento, tagliato da biechi torrenti – Mezzanotte, Malcanale… - grigio, di roccia, tempestato da ciuffi d’un verde tutto uguale, che precipita a picco sul mare. Lo schema è quello sorrentino, amalfitano, ma è riempito da un concreto inferno: ossessivo: e il risultato è stupendo.
Maratea, però. Comincia con l’essere un’oasi molto più dolce: ci sono boscaglie, e la costa finisce con maggior dolcezza nel mare. Su un grande prato, che sembra quasi un parco inglese, sorge l’elegante, celebre albergo degli industriali. Sì, è bello, ma io mi ci annoio.
Riparto, mi perdo nelle Calabrie: che si fanno sempre più Calabrie, sempre più Calabrie, finché a Pileto, a Palmi, comincia la Sicilia. Avevo sempre pensato e detto che la città dove preferisco vivere è Roma, seguita da Ferrara e Livorno. Ma non avevo visto ancora, e conosciuto bene, Reggio, Catania, Siracusa. Non c'è dubbio, non c'è il minimo dubbio che vorrei vivere qui: vivere e morirci, non di pace, come con Lawrence a Ravello, ma di gioia.”
Questa premessa per ricordare che Maratea ospiterà l’evento intitolato “2015-1975: Pasolini classico contemporaneo” nelle giornate del 27 e 28 novembre, con esonero MIUR per i docenti. L’iniziativa si rivolge anche agli studenti del quinto anno della scuola superiore, che possono partecipare liberamente, soprattutto alla sessione start up. Ecco il programma nella locandina del convegno internazionale dedicato a Pasolini e organizzato dalla Regione Basilicata. Tanti sono i relatori previsti: provengono da università italiane e straniere, dal CNR, dagli istituti culturali...