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Fatti e libri, rubrica di Bruno Elpis

Seeng Calvino e “Le città invisibili”

Isidora

"Seeing Calvino” è il progetto artistico di Matt Kish, Joe Kuth e Leighton Connor, che interpretano a getto continuo le cinquantacinque città fantastiche raccontante da Marco Polo al Kublai Khan ne “Le città invisibili” ("Di capo a tre giornate, andando verso mezzodì, l'uomo si incontra ad Anastasia, città bagnata da canali concentrici e sorvolata da aquiloni") di Italo Calvino (1972). 

 

Zobeide

A questo link è possibile visualizzare come i tre visionari artisti abbiano rappresentato il gomitolo di Zobeide ("Di là, dopo sei giorni e sette notti, l'uomo arriva a Zobeide, città bianca, ben esposta alla luna, con vie che girano su se stesse come in un gomitolo"), la clessidra di Laudomia ("E allora la Laudomia dei morti e quella dei non nati sono come le due ampolle d'una clessidra che non si rovescia, ogni passaggio tra la nascita e la morte è un granello di sabbia che attraversa la strozzatura"), i trampoli di Bauci ("Dopo aver marciato sette giorni attraverso boscaglie, chi va a Bauci non riesce a vederla ed è arrivato. I sottili trampoli che s'alzano dal suolo a gran distanza l'uno dall'altro e si perdono sopra le nubi sostengono la città. Ci si sale con scalette"), il narcisismo di Valdrada ("Così il viaggiatore vede arrivando due città: una diritta sopra il lago e una riflessa capovolta. Non esiste o avviene cosa nell'una Valdrada che l'altra Valdrada non ripeta"), la realtà concentrica di Olinda ("Olinda non è certo la sola città a crescere in cerchi concentrici, come i tronchi degli alberi che ogni anno aumentano d'un giro")… 

Olinda

Stimolante, vero?
Al punto che ci vien voglia di rileggere quest’opera di Calvino. E di commentarla… 

Bruno Elpis 

http://www.i-libri.com/fatti-e-libri/seeng-calvino-citta-invisibili/