I racconti di Edgar Allan Poe (qlibri)
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- Categoria: Edgar Allan Poe
- Scritto da Bruno Elpis
Adoro Edgar Allan Poe. A buon diritto viene considerato il capostipite di diversi generi letterari: il noir, l’horror, il gotico, la détective story, il racconto-saggio. In questo commento sceglierò un racconto rappresentativo per ciascun genere del quale Poe è ritenuto antesignano.
Per il noir designo “Il cuore rivelatore”. Quanto può essere maniacale un’ossessione e quanto un maniaco può essere preda delle sue ossessioni? Tutto si scatena a partire dall’inquietante occhio di avvoltoio di un vecchio. E un omicidio si consuma nella perfezione esecutiva di chi non lascia tracce. Sarebbe un delitto perfetto, se l’ossessione non avesse il sopravvento.
Per l’horror scelgo “La maschera della morte rossa”. La scelta – considerato il mio avatar - è tendenziosa. L’orrore serpeggia nel paese: un morbo non identificato (è impronunciabile! Sarà la peste?) miete vittime e le marchia di scarlatto. In una roccaforte il principe si ritira con uno stuolo di eletti e lì, in sette camere colorate, si svolge una festa mascherata. Alla quale si presenta un baldoriante mascherato da “morte rossa”, con le vesti intrise di sangue e i lineamenti spruzzati d’orrore.
Per il gotico eleggo “La caduta della cassa Usher”. In una notte esplode la vicenda dei gemelli Usher: Roderick e Madeleine. Il primo è affetto da una malattia che sembrerebbe di origine nervosa, la seconda è colpita da un morbo che ne causa la morte. Ma il legame tra gemelli è forte e forse, proprio in virtù di tale rapporto viscerale, Roderick, con l’aiuto del narratore, decide di seppellire Madeleine in via provvisoria nei sotterranei della casa. Il racconto è gotico per l’ambientazione: la casa si erge in tutto il suo squallore, i sotterranei tenebrosi riecheggiano di suoni sinistri, gli spiriti aleggiano... Gli elementi romantici abbondano, quelli horror sono la linfa della storia.
Per la détective story, indico “Lo scarabeo d’oro”. Qui, tre personaggi (Legrand, il suo amico narratore e il servo di colore Jupiter) mettono le mani su un tesoro di straordinario valore risolvendo un crittogramma. Legrand ha intuizione, logica e capacità induttive e deduttive degne di Dupin, altro eroe protagonista delle détective story di Poe. La struttura enigmistica utilizzata da Poe rappresenta l’archetipo di un intero e ricco filone di letteratura che assume – come elemento narrativo – un gioco enigmistico: si chiami rebus, indovinello, anagramma, acronimo o sciarada.
Rimane il racconto-saggio. Opto per “Il genio della perversione”, nel quale la prima parte è occupata dalla dissertazione sulla frenologia. L’introduzione è strumentale alla narrazione. Nella quale troviamo la celebre frase: “siamo ritti sull’orlo di un precipizio, guardiamo giù nell’abisso … il primo impulso è quello di sfuggire al pericolo, ma inspiegabilmente resistiamo”.
Bruno Elpis
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