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La caduta della casa Usher

Halcyon Hall

La casa Usher è la capostipite di tutte le “case” horror che hanno invaso letteratura e cinematografia anche in epoca contemporanea. Vuoi per l’animismo che permea l’inorganico, perfino le pietre, vuoi per l’inquietudine che le descrizioni scatenano, enfatizzando fenomeni atmosferici come le nebbie che promanano dallo stagno o l’uragano che flagella animi e cose durante la notte nella quale esplode la vicenda dei gemelli Usher: Roderick e Madeleine.

casa HusherIl primo affetto da una malattia che sembrerebbe di origine nervosa, la seconda colpita da un morbo che ne causa la morte. Ma il legame tra gemelli, si sa, è talmente forte e forse, proprio in virtù di tale rapporto viscerale, Roderick, con l’aiuto del narratore, decide di seppellire Madeleine in via provvisoria nei sotterranei della casa. 

Ma quanto è gotico questo racconto?

Per giudicarlo, partiamo da una definizione di letteratura gotica. “Il … gotico è un genere narrativo sviluppatosi dalla seconda metà del Settecento e caratterizzato dall'unione di elementi romantici e horror. Il termine letteratura gotica, riferito alla tendenza culturale sviluppatasi dalla metà del diciottesimo secolo, è entrato nell'uso comune a partire soprattutto dai paesi anglosassoni e designa solitamente storie ambientate … in castelli diroccati, sotterranei ed altri ambienti cupi.”
Dunque, l’ambientazione è gotica.
La casa si erge in tutto il suo squallore, i sotterranei tenebrosi riecheggiano di suoni sinistri che straordinariamente coincidono con quelli di un racconto che vorrebbe essere consolatorio e invece si rivela catalizzatore di spiriti erranti.
Gli elementi romantici abbondano, quelli horror sono la linfa della storia.

Ma quanto è perturbante questo racconto?

shiningAnche per rispondere a questa domanda, muovo dalla definizione. “Perturbante” è “utilizzato da Sigmund Freud come termine concettuale per esprimere in ambito estetico una particolare attitudine del sentimento più generico della paura, che si sviluppa quando una cosa (o una persona, una impressione, un fatto o una situazione) viene avvertita come familiare ed estranea allo stesso tempo cagionando generica angoscia unita ad una spiacevole sensazione di confusione ed estraneità.
Freud, nel suo saggio, analizza i risvolti psicologici del racconto di Poe.
Solitamente suscita terrore e spavento ciò che non è familiare o conosciuto. Tuttavia non tutto ciò che è insolito o nuovo provoca spavento e terrore e, tanto meno, perturbamento. Secondo Freud un oggetto perturbante deve possedere una caratteristica poco frequente, perché la maggior parte delle cose spaventose o terrifiche non sono anche perturbanti.
In altri termini, il perturbante deve evocare il nascosto, il rimosso, che riaffiora attraverso l'oggetto o la situazione perturbante, generando una sensazione di angoscia particolare: il perturbamento (“per” in latino è suffisso che esprime il superlativo).
Le condizioni ricorrenti che generano il perturbante sono tipicamente: la rappresentazione del doppio nei gemelli o nei sosia (perché evoca il narcisismo primario); i movimenti e processi automatici, ripetitivi o meccanici, i meccanismi semoventi, la superstizioni e la magia, (che evocano idee presenti in età infantile); il ritorno dei morti e la sepoltura dei vivi (che fanno riaffiorare il desiderio di tornare nel grembo materno).
Dunque il racconto di Poe è perturbante: per il rapporto endogamico tra Roderick e Madeleine, perché una morta ritorna, magari perché è stata sepolta viva …

Però il racconto lo si può anche gustare senza un’interpretazione analitica. Semplicemente leggendolo. Immaginando i suoni degli strumenti a corda, gli unici suoni tollerati da Roderick. Con un atto immediato, in senso artistico, attraverso una pura intuizione. Come fece Debussy nel suo dramma lirico. Perché l’analisi, in fondo, è una deformazione di …

Bruno Elpis

http://www.malgradopoi.it/letture-consigliate/la-caduta-della-casa-usher-un-racconto-di-edgar-allan-poe