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Le recensioni di Bruno Elpis

La cappella dei penitenti grigi di Maurizio Lanteri e Lilli Luini (Malgradopoi)

fenicotteriIl nuovo thriller storico delle Edizioni Nord, ricco di personaggi e di situazioni, è ben riassunto dagli slogan che compaiono in copertina: “una città ricca di storia e di segreti, una serie di brutali omicidi, una confraternita che nasconde un oscuro passato”.
Ove: la città è Aigues Mortes in Camargue, la serie degli omicidi comincia con l’assassinio della giornalista Deanne Bréchet (“Insisteva, da mesi, per visitare la cappella. Secondo mie informazioni era una giornalista mediocre, in cerca di scandali a buon mercato. Non le interessava certo la storia della confraternita …”), la confraternita è quella dei penitenti grigi, che amministra l’omonima cappella di Aigues Mortes.

aigues mortesIl compito di ricostruire le complicate relazioni tra delitti, setta, interessi finanziari e tragedie della storia del XX secolo (“un eccidio di massa risalente alla seconda guerra mondiale”) spetta – oltre che al procuratore Maurice Mariau – a Fabienne, ricercatrice del dipartimento di storia moderna della Sorbona ed ex amante particolare di Deanne Berchet.
Al suo fianco Daniele Ferrara, professore vittima dei giochi di poteri dei baroni delle università italiane, in cerca di identità professionale e di ... amore.
cicogneIl luogo chiave dei complessi giochi criminali sembra risiedere “nella cripta della Cappella, utilizzata come luogo di sepoltura dal 1657 fino alla Rivoluzione. I loculi sono anonimi, identificati da un codice alfanumerico. Ognuno dovrebbe accogliere la salma di un Penitente, avvolto nel suo saio”.
“Nella cappella c’è un segreto enorme e, quando l’avrò svelato, mi si apriranno tutte le strade. Sarò in cima, capisci?”

Tra giornalisti e operatori televisivi che ispirano la loro attività al sensazionalismo (“uscirà il primo degli articoli che scuoteranno l’opinione pubblica, ma sarà solo l’antipasto del vero scoop, quello che vedrà Al e Patrick bucare gli schermi televisivi di Francia e dell’Europa intera”), professori universitari e storici, spregiudicati e arroganti esponenti dell’industria, della finanza e della politica, gli eventi si susseguono a ritmo sostenuto da sorprese continue.
Come spesso accade nei thriller storici, accanto alla narrazione degli eventi polizieschi, si svolge in parallelo il racconto storico, questa volta collocato nel XVIII secolo: periodo di intolleranza religiosa, sul quale si staglia la contrasta storia d’amore tra Jullian de Montfort, vice priore dei penitenti grigi, e Isabeau Sabourin.
deux magotsI luoghi ove l’azione si svolge sono molto affascinanti e spesso evocativi.
Oltre al paesaggio unico della Camargue, i protagonisti si muovono tra Parigi (“Il Deux Magot è uno dei caffè parigini dove si è fatta la storia. Qui amavano incontrarsi i poeti maledetti, Rimabaud, Verlaine e Mallarmé”)...
... e Arles (“Raggiungono il caffè più famoso di Arles, sul lato ovest di place du Forum, quello stesso immortalato da Van Gogh” … che richiama “la suggestione del quadro, con le stelle appese al cielo, le luci alle finestre e la snella eleganza degli arredi e dei pochi passanti”).

caffé di Arles

Bruno Elpis

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