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Le recensioni di Bruno Elpis

Il procuratore di Andrea Vitali (Malgradopoi)

Recensione di Bruno Elpis apparsa su Malgradopoi"Il procuratore”, uno dei primi romanzi di Andrea Vitali, si presenta così: copertina in bianco e nero, che raffigura il battello della “Navigazione Lariana”.

Nel romanzo, la scena iniziale vede l’arrivo sulla sponda di Bellano dell’Alessandro Volta, “il battello a elica più grande del lago, che attracca”. E’ il 1° novembre 1938. Sbarca un forestiero e al “Caffè dell’imbarcadero” incontra Deilde, una giovane donna che gli ricorda qualcuno.

In realtà il forestiero è Marco Perini, originario di Bellano, professione procuratore. No, non è una avvocato. Svolge un’attività di intermediazione del tutto particolare: procura donne alle case di tolleranza.

Attraverso il ricordo (Deilda ha gli stessi occhi di Zita, la prima prostituta che il procuratore ha incontrato) la narrazione torna al 1911: “Marco Perini non aveva ancora un lavoro. Era solo un droghiere predestinato …” In realtà, già da ragazzo, Marco ne combina di cotte e di crude. Poi, per un equivoco, viene creduto morto “per la patria in terra di Libia” e di questa notizia approfittano sia i genitori, che per vergogna desiderano nascondere il turpe commercio praticato dal figlio, sia il procuratore in persona, che intende proseguire indisturbato le sue fiorenti attività commerciali ... Il procuratore di Andrea Vitali, recensione su Malgradopoi