logotype
Bruno Elpis Bruno Elpis Bruno Elpis Bruno Elpis Bruno Elpis

Le recensioni di Bruno Elpis

Un appartamento a Parigi di Guillaume Musso (i-libri)

coverPer un equivoco Madeline e Gaspard si ritrovano in Un appartamento a Parigi (“Cursum Perficio era una casa-atelier degli anni Venti”): quello appartenuto al talentuoso pittore Sean Lorenz, ex graffitaro. Prende così il via il nuovo romanzo di Guillaume Musso, per certi versi connesso ad alcuni romanzi precedenti (“Il caso Alice Dixon l’aveva distrutta”) dello scrittore francese.

Entrambi i protagonisti sono alle prese con problemi personali: Madeleine insegue una maternità desiderata, il drammaturgo Gaspard deve scrivere l’ennesima opera, ma la sua misantropia comincia a stargli stretta rispetto a un ciclo vitale privilegiato ma insoddisfacente (“E poi, sei mesi di navigazione attraverso le Cicladi… E lui tornava a rifugiarsi in territorio americano, nel suo chalet nel Montana… E poi c’era quel famoso mese di scrittura a Parigi”). Per contro, i misteri che avvolgono la vita e la morte del pittore sono coinvolgenti, affascinanti, stimolanti e passano attraverso l’ambiguità di due colleghi graffitari, una moglie tanto amata quanto raffigurata (“Le 21 Pénélopes”), un figlioletto che sembra perito nel corso di un tragico rapimento.

Il consueto vortice di avventure rocambolesche (“La zebra è un codice QR”) s’intreccia con il sottofondo artistico (“Il cranio di diamanti di Damien Hirst e le sue tassidermie in formaldeide, le aragoste di Jeff Koons esposte al castello di Versailles… gli spray provocatori di Bansky, l’abete natalizio a forma di sex toy di Paul McCarthy…”) e drammatico, tipico dei romanzi di Guillaume Musso. Nella memoria del lettore queste vicende si mescolano e lasciano un retrogusto ibrido: di déjà vu (“È giunto il tempo di accendere le stelle”), di nostalgia per i primi romanzi che rappresentavano una novità.

Bruno Elpis

http://www.i-libri.com/libri/un-appartamento-a-parigi/