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Le recensioni di Bruno Elpis

Una diagonale perfetta di Antonella Di Martino (i-libri)

coverUna diagonale perfetta, l'ultimo romanzo di Antonella Di Martino, pubblicato con la formula Bookabook - un nuovo modo di fare editoria, è un testo che colpisce per la particolarità della struttura: passato e presente s'intrecciano, come le orbite di satelliti e pianeti (“Sono allineati come soldatini. Sembra una coincidenza straordinaria, vero? … Si muovono sempre sulle stesse orbite, quindi prima o poi devono incrociarsi”) che intitolano i capitoli (“La Luna non è un satellite, ma una compagna di viaggio dlela nostra Terra”), e le fila della trama si annodano a ricomporre un legame attuale e a medicare un trauma rimasto sospeso per gli strani meccanismi di protezione che psiche e rapporti umani frappongono.

Eleonora è una bambina sensibile e originale: vive con difficoltà il suo essere eccellente (“Era la prima della classe, eppure non riusciva a comprendere qualcosa che tutti gli altri sapevano, senza averlo mai studiato sui libri”), ama paragonare le persone agli animali (“Quel viso non c’era più, sostituito da una faina pallida con due lampi azzurri riflessi dalle lenti. Aveva finalmente incontrato il suo animale”), sodalizza con due compagne che la deludono, subisce l'aggressione di due ragazze che offendono il padre giudice (“Sentiva risuonare nella sua testa gli insulti rivolti al padre”)... Trova conforto in Sara, una donna ebrea che l'aiuta nella difficile lotta per l'adattamento alla vita e che diviene il suo riferimento, in parte sostituendo il ruolo interpretato da una madre troppo razionale e un po' oppressiva (“Non riuscirò mai a diventare come vuoi tu…”). Tuttavia Sara sparisce misteriosamente e all'improvviso, proprio il giorno in cui il padre giudice subisce un attentato.

Eleonora, divenuta avvocato affermato e brillante, è alle prese con una separazione difficile dal marito che ancora ama (“Aveva abbandonato Marco, la casa delle marionette e l’atelier”). I ricordi riaffiorano e s'intersecano nel loro flusso inarrestabile con la radiografia della relazione coniugale e dei rapporti familiari. La convergenza delle coincidenze (“Le coincidenze sono le cicatrici del destino”, C.R. Zafòn, citato con Milan Kundera nell’incipit del romanzo)  e delle azioni umane si realizza nella "casa delle marionette", il luogo che calamita amore, affetti e riflessioni di ampio respiro sulla libertà dell'uomo nell'universo (“L’universo è composto da astri, particelle e marionette!”).

Il dramma personale di Eleonora viene proiettato dalla scrittura di Antonella su sfondo astrale e riecheggia secoli di importanti riflessioni filosofiche, che riportano ai temi essenziali: della felicità, della libertà, del diritto alla diversità.

Buno Elpis

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