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Fatti e libri, rubrica di Bruno Elpis

La violenza nei fatti di cronaca e l’horror di Stephen King

coverNei fatti di cronaca non è raro, purtroppo, leggere di episodi di violenza che integrano uno dei reati più odiosi: lo stupro. Sul caso recentemente venuto alla ribalta devono ovviamente essere effettuati tutti gli accertamenti e gli approfondimenti necessari. Tuttavia, in generale e senza riferimento al caso specifico, la vittima spesso deve aggiungere alla sopraffazione fisica subìta un altro tipo di violenza: quella di dover rievocare, raccontare e – purtroppo – spesso convincere il giudice di un processo… quasi da imputata.
Di questa dinamica si occupa - in “Notte buia, niente stelle”, una raccolta di quattro mini-romanzi (o racconti lunghi che dir si voglia) – il re della letteratura horror: Stephen King.
Nel secondo racconto, intitolato Maxicamionista, The King descrive il calvario della vittima, con la tensione narrativa di cui è capace e senza mistificazioni.
Tess è una scrittrice di gialli rassicuranti, quelli che appartengono al “sottogenere un-solo-cadavere-e-niente-sangue” e che hanno per protagoniste “vecchiette investigatrici che passano almeno un quarto di libro a scambiarsi ricette”.

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Il valore di un euro e i supereconomici Newton Compton

McDonaldsCosa si può fare con un euro?
Al bar possiamo bere un caffè.
Al supermercato possiamo comprare una confezione di zucchero. E poco altro.
Per contro:
- con un euro, da un po’ di tempo a questa parte, sembrerebbe addirittura possibile costituire una società commerciale;
- notizia di questi giorni è che McDonald’s ha abbassato il prezzo dell’hamburger a 90 centesimi!
Ai più nostalgici (e attempati) la moneta da un euro potrebbe ricordare le “cento lire” chieste alla mamma, in una canzone, per andare in America …

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Precariato e dintorni: “Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese …” di Aldo Nove

coverQual è il futuro della gioventù e di una popolazione adulta (per la quale l’asticella dell’età si alza sempre di più) di stagisti, precari, interinali, lavoratori flessibili et similia?
I nostri giornali pullulano di articoli e descrivono situazioni paradossali che, purtroppo, ormai costituiscono la norma.
Negli anni 2005 e 2006 Aldo Nove realizzava una serie di interviste (“… non ho cercato storie troppo borderline. Cercavo la normalità …”) poi raccolte sotto il titolo di “Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese …”: un saggio-inchiesta, una riflessione disincantata sull’Italia dei nostri giorni.
Ciascuna intervista è preceduta da un’introduzione critica che mette a nudo e smaschera meccanismi e strutture perverse del nostro paese.
Dopo la precaria Roberta del titolo, si avvicendano così le storie di gente comune, che ‘in comune’ ha un presente (e un futuro) nel quale disagio, incertezza e angoscia sono le tristi costanti.

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Stalking e “Follia profonda” di Wulf Dorn

coverI casi di stalking hanno assunto intensità e frequenza tali da imporsi all’attenzione pubblica anche quando, per fortuna, non sconfinano in atti estremi.
In Italia, tre anni fa è stata approvata una legge specifica che fa ancora discutere.
Apprendiamo inoltre che uno studio scientifico cerca di esplorare le cause chimiche e meccaniche di un comportamento odioso, con l’intento di valutare possibili terapie farmacologiche.

Di un caso estremo di stalking si occupa “Follia profonda”, l’horror thriller di Wulf Dorn, autore che ho già avuto modo di apprezzare nel suo romanzo d’esordio: “La psichiatra”.
Confesso di avere un debole per i thriller psicologici.
Questo, a parer mio, è spettacolare: nel climax di tensione che riesce a innescare, disseminando la storia di elementi horror e narrando le persecuzioni che una misteriosa donna pone in atto nei confronti dello psichiatra Jan Forstner.

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